La prima fase di ricerca industriale del progetto ha lo scopo di formulare e testare diverse miscele innovative, individuando quella che meglio soddisfa i requisiti finali del progetto, ovvero la progettazione e realizzazione di elementi di mantellata per opere marittime.
In tal senso, le attività di ricerca industriale, sono indispensabili per lo sviluppo dell’elemento di mantellata, avente geometria e caratteristiche funzionali differenti da quelli ad oggi più comunemente utilizzati nelle Costruzioni Marittime. Il nuovo elemento di mantellata è “innovativo”, caratterizzato da una nuova geometria, “ecologico”, realizzato in materiale ecocompatibile, e “SMART” dotato di sensori per il monitoraggio ambientale al suo interno, collegati con una stazione a terra.
La conoscenza dello stato tensionale dell’elemento è di fondamentale importanza durante la fase di monitoraggio, controllo e gestione in tempo reale del rischio strutturale, dato che gli stress tensionali che si generano all’interno dell’elemento possono, in condizioni limite, innescare meccanismi di frattura compromettendo la stabilità dell’intera opera marittima.
A tale esigenza risponde l’ulteriore obiettivo della ricerca industriale: la validazione di una tecnica di integrazione di sensori commerciali da installare all’interno dell’elemento per monitorare lo stato tensionale, deformativo e i principali parametri ambientali marini, quali ad esempio, temperatura, salinità, qualità delle acque, etc.
Il sistema osservativo è integrato da un sistema di modellistica previsionale oceanografico costiero ad alta risoluzione per le onde e per le variabili fisiche quali temperatura, corrente e salinità. Il sistema di modellistica previsionale permette di valutare la bontà del dato monitorato per descrivere le condizioni del mare nella zona di interesse.
Area 1, nucleo composto da ghiaia D50=6.5mm; Area 2, filtro composto da pietrisco D50=22mm; Area 3, berma composta da pietrisco D50=22mm; Area 4, mantellata composta da elementi artificiali Eco-Smart DN50=56.7mm; Area 5, muro paraonde costruito in legno
I risultati ottenuti nella fase di ricerca industriale sono validati e verificati mediante prove di laboratorio su modello fisico in scala ridotta. Le prove di laboratorio sono propedeutiche e di supporto alla progettazione e alla realizzazione di un intervento dimostrativo. In particolare, lungo la mantellata della diga foranea del porto di Otranto, verranno posti in opera alcuni elementi realizzati con la miscela di calcestruzzo cementizio ecocompatibile e che includono il sistema di sensoristica tensionale/ ambientale.
MANAGER: Unisalento
PARTNER COINVOLTI: Unisalento, De Pascalis, Eurostrade, Consorzio Athanor, CMCC, Antheus, Global software, Icatec
LUOGO DI SVOLGIMENTO: Sedi partner e fornitori di ricerca a contratto
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ SVOLTE:
Il primo obiettivo del progetto riguarda le attività di project-management e di scouting tecnologico brevettuale, scientifico e normativo dei materiali e delle soluzioni proposte. Tale attività è necessaria a garantire un adeguato supporto gestionale-amministrativo a ciascuna azienda partner, attraverso la gestione e il controllo delle strategie, delle tempistiche e degli adempimenti formali. Le attività di scouting mirano all’approfondimento dello stato dell’arte relativo all’utilizzo dei materiali, dei componenti e delle tecnologie oggetto di studio con particolare attenzione agli aggregati di riciclo per conglomerati cementizi, al trattamento dei rifiuti di Posidonia Oceanica spiaggiata, al suo utilizzo nei conglomerati cementizi ed ai sistemi di monitoraggio in ambiente marino.
MANAGER: Unisalento
PARTNER COINVOLTI: Unisalento, De Pascalis, Consorzio Athanor, CMCC, Global software, Icatec
LUOGO DI SVOLGIMENTO: Sedi partner e fornitori di ricerca a contratto
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ SVOLTE:
La presente attività consiste nella validazione e verifica, mediante prove di laboratorio su modello fisico in scala ridotta e simulazioni numeriche, delle performance idrauliche del nuovo elemento di mantellata avente geometria e caratteristiche funzionali differenti da quelli oggi più comunemente utilizzati nelle Costruzioni Marittime. Al fine di simulare numericamente i fenomeni di interazione tra il moto ondoso incidente e la diga frangiflutti, si utilizza un modello del tipo VOF (Volume Of Fluid).
Durante le prove di laboratorio si considerano diversi scenari per verificare la finalità strutturale dell’elemento di mantellata proposto. Inoltre si sperimenta il sistema di monitoraggio attraverso l’esecuzione di prove di laboratorio che evidenziano le capacità e i limiti dei diversi sensori, opportunamente integrati nelle miscele di calcestruzzo. Il sistema di monitoraggio consiste di valutare la capacità di monitorare in tempo reale lo stato deformativo dell’elemento.
MANAGER: Società Consortile a Responsabilità Limitata
PARTNER COINVOLTI: Unisalento, De Pascalis, Eurostrade, Consorzio Athanor, CMCC, Antheus, Global software, Icatec
LUOGO DI SVOLGIMENTO: Sedi partner e fornitori di ricerca a contratto
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ SVOLTE:
Attività 5.1: Set-up dell’intervento dimostrativo (RI)
Nella presente attività è stato definito l’intervento pilota sulla base delle analisi delle caratteristiche strutturali dell’infrastruttura portuale selezionata e del contesto ambientale in cui essa è collocata. La diga foranea del porto di Otranto, oggetto di studio, è realizzata in massi artificiali la cui geometria, di forma cubica e parallelepipeda, favorisce l’integrazione del nuovo elemento di mantellata progettato (Figura 1).
Figura 1 - Stralcio planimetrico e la sezione tipo della diga del Porto di Otranto.
Sulla base dei primi risultati delle attività svolte nell’OR2, e tenendo conto della geometria e delle dimensioni del blocco innovativo da realizzare, è stata avviata l’attività di progettazione del mix design delle miscele di calcestruzzo con cui produrre i blocchi per l’intervento dimostratore, al fine di poter valutare la trasferibilità in impianto della fase di preparazione del calcestruzzo.
Le prime valutazioni sono state volte alla modalità di gestione delle problematiche relative alla connettività internet ed all’alimentazione elettrica del sistema di monitoraggio.
Attività 5.2: Realizzazione dell’intervento dimostrativo e suo sistema di monitoraggio (SS)
E’ stata avviata l’attività di progettazione e realizzazione della cassaforma del blocco innovativo, che è risultata piuttosto critica, tenendo conto della geometria del blocco e delle caratteristiche della miscela di calcestruzzo, sviluppate nell’ambito di altre attività di progetto.
In particolare, sono stati effettuati numerosi tentativi di realizzazione della cassaforma in materiali diversi, nonché di apertura della cassaforma stessa, per consentire le operazioni di getto, di scasseratura e di posizionamento di eventuali agganci per l’imbragatura e la movimentazione dei blocchi.
Si è valutata, altresì, la possibilità di realizzare i blocchi in sito, piuttosto che presso lo stabilimento del partner De Pascalis, in funzione della disponibilità del sito e dei tempi di lavorabilità del calcestruzzo.
Figura 2 – Localizzazione dell’area di intervento presso il porto di Otranto.
È in fase di svolgimento l’attività di definizione in scala reale, della tipologia di supporti da inserire nella cassaforma, per il posizionamento dei sensori di monitoraggio, all’interno del blocco.
È stata avviata la realizzazione del sistema di monitoraggio nell’intervento dimostratore, prendendo in considerazione le diverse componenti costituenti: componente mare, terra e web (come descritto nelle precedenti attività 1.3.4 e 3.3).
Per quanto riguarda la componente mare, di seguito vengono descritte le tipologie di sensori e connessioni necessarie:
Per quanto riguarda la componente terra, di seguito è descritta la centralina Fiber Sensing che avrà il compito di acquisire i dati dai sensori:
Nel prossimo sal, si definiranno gli ulteriori accessori necessari come l’armadio stradale di contenimento dell’intero sistema di monitoraggio e la cassetta di alloggiamento di tutte le terminazioni delle varie catene di misure del blocco sensorizzato.
Per quanto riguarda la componente web, sono state affrontate le seguenti problematiche:
Attività 5.5 Ottimizzazione delle soluzioni sviluppate (SS)
Sulla base dei risultati dalle attività di laboratorio, è stata eseguita un’analisi critica degli stessi, volta a definire modifiche e miglioramenti sia delle caratteristiche geometriche degli elementi di mantellata, sia delle miscele con cui realizzarli.
Attività 5.6: Valutazione delle prospettive di industrializzazione delle tecnologie prototipali sviluppate (SS)
Nell’ambito dell’attività 5.6 è in corso di valutazione la prospettiva di industrializzazione delle tecnologie prototipali in fase di sviluppo. È oggetto di valutazione, inoltre, la possibilità di brevettare una o più delle soluzioni proposte.
Attività 5.7 Analisi di certificabilità dei materiali/prodotti e di sostenibilità economico-ambientale delle soluzioni proposte (RI))
Nella presente attività si è focalizzata l’attenzione sugli aspetti normativi di riferimento, al fine di individuare correttamente le procedure da seguire per la futura certificazione dei materiali e prodotti in corso di sviluppo. Ciò allo scopo di stimare, per ciascuno di essi, la capacità di rispettare i requisiti fissati dalle norme, fornendo per tempo eventuali indicazioni per indirizzare la prototipazione e la futura industrializzazione verso il rispetto di tali requisiti. Tale studio ha sinora riguardato gli aggregati da riciclo e i calcestruzzi con posidonia e aggregati da riciclo.
Si è svolta un’analisi LCA (Life Cycle Assessment) relativa alla sola fase di manifattura, di tipo comparativo tra differenti elementi frangiflutto standard ed i rispettivi sviluppati nel corso del progetto Eco-Smart Breakwater, che utilizzano aggregati da riciclo da scarti di costruzione e demolizione e Posidonia. Si sono considerate tre tipologie di cemento autocompattante per gli elementi standard e altrettanti per gli elementi innovativi. In questa analisi comparativa, si è considerato anche l’utilizzo di Posidonia tal quale all’interno delle miscele innovative. Nel corso dell’analisi, sono stati presentati in dettaglio gli obiettivi ed il campo di studio della LCA, l’inventario, i flussi ed i risultati finali, in un’ottica di comparazione tra le due differenti tipologie di prodotto.
Lo studio LCA è stato eseguito in conformità con le linee guida e i requisiti principali riconosciuti a livello internazionale, in particolare gli standard ISO 14040:2006 e ISO 14044:2006. L’analisi si è articolata secondo le seguenti fasi:
L’obiettivo finale, come già definito, è comparare le performance energetico-ambientali di due differenti tipologie di elementi frangiflutti, relativamente alla fase di manifattura. Le miscele qui presentate sono attualmente in fase di finalizzazione da parte del CETMA. La geometria del blocco è quelle definita nell’Attività 4.1, con un volume pari a 11,65 metri cubi.
Per il prodotto standard si sono considerate 3 differenti formulazioni in cui si varia la tipologia di legante cementizio, il CEM IV: in particolare si utilizzano tre varianti, il C35, il C40 e il C45 e di conseguenza cambiano le rispettive formulazioni (Figura 3).
Figura 3 – Composizione dei blocchi standard, rispettivamente, da sinistra a destra, con CEM IV C35, C40 e C45.
Di conseguenza si sono valutare tre formulazioni differenti anche per il blocco Ecosmart Breakwater, ipotizzando, in base ai risultati intermedi del progetto, una percentuale di sostituzione tra aggregato da riciclo e Posidonia pari a circa il 30%.
Al netto delle operazioni di recupero e trasporto presso l’impianto della posidonia e delle operazioni di pulizia, frantumazione e vagliatura degli aggregati da riciclo, i processi per la produzione dei blocchi frangiflutti possono essere considerati coincidenti (Figura 4).
Figura 4 – Composizione Blocco Eco-Smart Breakwater con, da sinistra verso destra, CEM IV – C35, C40 e C45
L’unità funzionale dell’analisi è il singolo blocco frangiflutto, realizzato e messo in opera. Al momento (M12) si sono considerate equivalenti le performance meccaniche tra prodotto standard e prodotto innovativo, al netto delle risultanze di caratterizzazione delle miscele ottenute nell’Attività 2.4.
Per ciascuno dei sei blocchi prima riportati, a valle della fase di inventario (raccolta dati), questi sono stati inseriti all’interno del simulatore GABI 8, per ricavare i rispettivi diagrammi di flusso (nella seguente figura è riportato, a titolo di esempio, quello relativo al blocco standard con CEM IV – C35.
I pesi complessivi dei 3 blocchi sono di: 26,79 tonnellate per quello con CEM IV – C35, 26,83 tonnellate per quello con CEM IV – C40 e 26,88 tonnellate per quello con CEM IV – C45 (Figura 5).
Figura 5 – Inventario Blocco Standard con CEM IV – C35
Nel caso dei blocchi Eco-Smart Breakwater, come anticipato si è ipotizzata una percentuale di sostituzione del 30% in peso di aggregati da riciclo e Posidonia. In aggiunta per le tre differenti formulazioni sono stati considerati i benefici generati dall’evitato conferimento in discarica degli scarti da costruzione e demolizione (i cosìdetti C&D waste) e della Posidonia. A titolo di esempio, nella seguente figura, si riporta il diagramma di flusso relativo al blocco innovativo on CEM IV C35 (Figura 6).
Figura 6 - Inventario Blocco Ecosmart BreakWater con CEM IV - C35
A termine della fase di inventario e descrizione dei diagrammi di flusso, si è avviata la valutazione degli impatti; terza fase dell’analisi LCA. In questa fase sono stati valutati i parametri di potenziale di riscaldamento globale (GWP – Global Warming Potential), che esprime il contributo all’effetto serra atmosfera delle emissioni gassose, e il G.E.R. (Gross Energy Requirement), che tiene conto dell’ammontare totale di energia richiesta per la realizzazione del progetto, considerando tutti le fasi del processo che assorbono o eventualmente producono energia, relativa a fonti sia rinnovabili che fossili. Di seguito sono riportati i risultati per le tre tipologie classe di resistenza, rispettivamente versione Standard (SoA) e versione Ecosmart Breakwater (Inno), con relativa riduzione percentuale degli impatti (Tabella 1).
Tabella 1: Riepilogo degli impatti
Il sistema Ecosmart Breakwater risulta seppur di poco migliore in termini di performance energetico-ambientali con risultati più ottimistici per la soluzione C35 (riduzione del 4,2% di GWP e del 2,4% di GER). In termini assoluti si ha una riduzione di emissione di gas serra che va dai 110 kg di CO2 eq. per blocco della classe C45 ai 130 kg di CO2 eq. per blocco della classe C35.
Nel corso del secondo anno di progetto, ed in base ai risultati di processi di ottimizzazione sulle miscele o sui processi, Attività 5.5), possibile sarà possibile una ulteriore riduzione dei valori delle categorie di impatto del blocco Eco-Smart Breakwater.
Nella stessa attività si sono avviate anche le analisi LCC (Life Cycle Costing) comparative, sui medesimi blocchi oggetto dell’analisi LCA, allo scopo di valutare i vantaggi ottenibili, in termini economici, limitatamente alla fase di realizzazione dei manufatti, considerando invece prestazioni simili (e a costo zero data la tipologia di prodotto) della fase d’uso.
Applicando la metodologia LCC sono stati valutati i costi connessi alla fase di manifattura e produzione del ciclo di vita del prodotto ovvero, nel caso di applicazione in ambito costruzioni, la Life Cycle Costing comprende la totalità dei costi che incidono su queste due fasi, più il contributo realizzativo dell’impianto di produzione del calcestruzzo.
Per la realizzazione dell’analisi sulle due alternative (i.e. standard ed Ecosmart Breakwater) è stato adottato il seguente approccio:
• Definizione dell’obiettivo, delle finalità e dei limiti di competenza del presente studio;
• Raccolta dei dati di interesse per la definizione del processo;
• Raccolta dei dati caratteristici di costo, funzionali allo sviluppo dell’analisi di LCC, connessi a ciascun elemento costituente le due differenti tipologie di prodotto;
• Analisi dei dati di costo allo scopo di giungere ad una valutazione dell’impegno economico dell’intervento nel suo complesso;
• Analisi comparativa tra l’impatto economico connesso alla configurazione standard del blocco (secondo le tre tipologie di cemento) e quello della configurazione sviluppata nel corso del progetto (anche qui secondo le tre tipologie di cemento autocompattante).
Al fine di quantificare i costi di produzione dei prodotti presi in esame i seguenti componenti di costo sono stati presi in considerazione:
• Costi d’investimento e relativi ammortamenti: CAPEX.
• Costi Operativi: OPEX
I costi operativi sono correlati ai volumi (e sono pagati per quantità prodotta); le materie prime e il costo di personale sono tipicamente costi operativi.
Al fine di avere impatto economico e ambientale comparabili gli stessi limiti di batteria e la stessa unità funzionale (i.e. 1 blocco da 11,65 m3) sono stati presi in considerazione per l’analisi.
Nel costo di produzione totale (comprendente investimento, personale, energia, manutenzione e materie prime) le materie prime impattano per più dell’80%, seguite dal costo di energia e personale. In Tabella 2 sono riportati i costi unitari per prodotto, che tengono conto di un’ipotesi di costo di circa 2€ a tonnellata per gli aggregati da riciclo, e di un costo trascurabile (nullo) della Posidonia (considerando i risparmi di costo derivanti dal mancato conferimento in discarica).
Tabella 2: Costi unitari della materia prima
Nella seguente tabella si sintetizzano i risultati ottenuti dall’analisi LCC di confronto tra i blocchi tradizionali e quelli innovativi Eco-Smart Breakwater.
Tabella 3: Sintesi costi per blocco flangiflutto
Il risparmio di circa il 3% è relativo ai costi del materiale, che incidono su un risparmio totale dal 3,2 fino al 3,4% in funzione della classe di resistenza del calcestruzzo.
Questo risparmio, seppur minimo, è relativo ad un prodotto utilizzato in grandi volumi, pertanto se si considera un risparmio di circa 15 € per blocco, considerando un gran numero di elementi si può arrivare a risparmi significativi.
Inoltre attraverso l’analisi LCC è stato possibile evidenziare che nell’ulteriore fase di sviluppo dei 12 mesi di progetto sarebbe opportuno porre attenzione sul quantitativo di cemento necessario per ottenere la stessa classe di resistenza tra calcestruzzo prodotto con materia prima vergine e materia prima seconda. Una diminuzione del cemento nella formulazione innovativa porterebbe ad un risparmio maggiore.
I risultati delle analisi LCA/LCC compiute all'attuale stato di avanzamento, potranno essere aggiornate, qualora i risultati che si avranno nel corso dell'Attività 5.5 di ottimizzazione comportino modifiche a livello di composizione e/o processi produttivi.
MANAGER: Unisalento
PARTNER COINVOLTI: Unisalento, De Pascalis, Eurostrade, Consorzio Athanor, CMCC, Antheus, Global software, Icatec
LUOGO DI SVOLGIMENTO: Sedi partner e fornitori di ricerca a contratto
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ SVOLTE:
La presente attività consiste nella redazione delle linee guida per la progettazione e l’applicazione delle soluzioni sviluppate con particolare attenzione alla definizione di misure volte ad agevolare l’integrazione ed il perfezionamento, in ottica di filiera, delle soluzioni. Inoltre tutto il progetto è accompagnato da un’intensa attività di comunicazione e promozione dei risultati. Le conoscenze acquisite, sono propedeutiche alla redazione di raccomandazioni e linee guida per la progettazione e l’applicazione delle soluzioni sviluppate, al fine di realizzare una filiera tecnologica integrata focalizzata su tecnologie per materiali avanzati “intelligenti” e su tecnologie per il monitoraggio marino e climatico, che soddisfino il fabbisogno regionale di “Città e Territorio sostenibili”.
Il molo di levante di Otranto (LE), sito dell’intervento dimostrativo, è realizzato in massi artificiali in conglomerato cementizio, la cui geometria, di forma cubica e parallelepipeda, favorisce l’integrazione del nuovo elemento di mantellata progettato.