Il progetto EcoSmartBreakWater si appresta a testare nel porto di Otranto (LE) i risultati ottenuti nelle prove di laboratorio su modello fisico in scala ridotta di una diga a scogliera frangiflutti, effettuate con successo nelle scorse settimane.
Nella mattina del 16 luglio una delegazione dell’ Università del Salento e del Consorzio Stabile Athanor ha incontrato gli esperti del Comune di Otranto e della Capitaneria di Porto che da mesi stanno seguendo il progetto, al fine di stabilire una programmazione operativa, in vista della realizzazione di un intervento pilota da realizzare dopo l’estate presso l’infrastruttura portuale della Città degli Ottocento Martiri.
Dall’incontro è emerso che è opportuno posticipare alla seconda metà di settembre i lavori, affinché le autorità portuali possano avere un quadro più chiaro delle navi in transito, per autorizzare gli esperimenti nella zona indicata su pianta: all’interno del porto saranno realizzati gli elementi di calcestruzzo innovativi, che saranno posizionati poi all’esterno del porto per studiarne il comportamento. Si stima che gli stessi esperimenti possano avere una durata di quindici giorni, gli elementi resteranno in situ fino alla fine del progetto per il necessario monitoraggio.
Le prove di laboratorio in canale per moto ondoso su modello fisico in scala ridotta (i cui video sono stati ampiamente diffusi sui canali social di progetto), sono state condotte nel mese di giugno per verificare la stabilità idraulica e strutturale degli elementi, ora sono in fase di analisi i risultati.
In autunno lungo la mantellata della diga portuale idruntina verranno posti in opera alcuni elementi realizzati con la miscela di calcestruzzo cementizio ecocompatibile ottimizzata, contenenti il sistema di sensoristica ambientale e tensionale, e un certo numero di elementi realizzati con calcestruzzo tradizionale, anche essi dotati di sensori di rilevamento delle tensioni strutturali.
Il confronto tra gli stati tensionali raggiunti in campo per le differenti miscele cementizie consentirà di fornire ulteriori indicazioni sul contenuto ottimale di materiali di scarto (Posidonia e inerti) da adottare e porre come specifica brevettuale. Inoltre, sarà possibile verificare la bontà del dato acquisito dai sensori ambientali e le capacità di trasmissione del dato in wireless, anche in presenza di mareggiate di forte intensità.
Otranto, lì 16 luglio 2018